11/06/14

Diario Mondiale - 2 - 10 nomi poco conosciuti da seguire (parte 2)

ANTOINE GRIEZMANN (Francia)
Quando lo vidi la prima volta 3 anni fa alla Real Sociedad mi rimase subito impresso ma più che per le sue qualità tecniche per il fatto che vedere un 19enne francese giocare in Spagna era davvero particolare, gli stessi telecronisti a volte lo pronunciavano alla spagnola. Poi piano piano sto ragazzo veniva sempre più fuori fino all'esplosione devastante di quest'anno. Ora non vorrei sbagliarmi ma credo che Griezmann sia il capocannoniere della Liga tolti tutti i galattici delle squadre di Madrid e del Barcellona. Esterno velocissimo, tecnico, quasi immarcabile a volte, Antoine con il suo compagno d'attacco, il messicano Carlos Vela (altro grandissimo calciatore che per ragioni sconosciute ha rinunciato ai Mondiali) questi due anni hanno fatto davvero divertire (e portato la Real in Champions....). Lui è più un esterno, un'ala, ma su un tridente può dare il meglio di sè, una seconda punta da prendere ad occhi chiusi. Farà i suoi minuti al mondiale, specie dopo l'abbandono di Ribery.

JOSIP DRMIC (Svizzera)
Ohh, ci siete??? Io davvero non capisco come sto calciatore non sia nella bocca di nessuno, nessuno ne parli, pochissimi lo conoscano. Eppure i suoi goal in Bundes parlano chiaro, ma non tanto nei numeri ( comunque notevoli ) ma per la qualità. Punta ambidestra che può ricoprire anche altri ruoli Drmic ha una capacità tecnica nella finalizzazione fuori dal comune, portieri scartati, tocchi sotto, appoggi chirurgici, goal dopo cavalcate in velocità, insomma uno che sta venendo fuori davvero di prepotenza. La Svizzera davanti è debolina, può e deve trovare posto.

JULIAN DRAXLER (Germania)
La Germania, lo sappiamo, ha una generazione di giovani impressionante. Ma non sono solo forti, sono già affermati, campioni. L'infortunio di Reus (del quale parlai tantissimo tempo fa già qui) è una bella mazzata però.
Ma tra tutti i giovani forse il meno conosciuto è questo strepitoso talento ventenne dello Schalke. Me lo ricordo sfidare l'Inter a nemmeno 18 anni. Questo è classe pura, altissimo, magrissimo, con due piedi baciati dalla grazia, una visione di gioco impressionante, una finta lentezza che lo può far partire anche in dribbling in progressione (Kaka?) . Io spenderei miliardi per uno così, può diventar tutto.

ADNAN JANUZAJ (Belgio)
Altra nazionale fucina impressionante di talenti (Defour, Witsel, Fellaini, Mertens, Lukaku, Dembelè, Hazard, Mirallas, De Bruyne, tutti giovani e forti praticamente, e manca pure Benteke...),  grandi giocatori o campioni praticamente già conclamati (Hazard).
Ma questo 19enne mezzo kosovaro è l'unico vero e potenziale fuoriclasse.
Un debutto nel Manchester da favola con 2 goal, il ritrovarsi quasi leader a 18 anni in una squadra e in una terra straniera, lo scoprirsi già devastante dopo 10 partite di Premier, insomma, un predestinato. Velocissimo, arriva sempre prima degli avversari sul pallone con quei dribbling che uniscono velocità e tecnica, personalità, capacità di giocare per la squadra o tentare le giocate personali. Una delle future stelle del calcio mondiale, non può non esser così.

SOFIANE FEGHOULI (Algeria)
Ogni volta che vedevo una partita del Valencia il migliore in campo era lui. Ma non solo della sua squadra, della partita proprio, qualsiasi squadra avesse davanti. Giocatore di devastante personalità, carisma, generosità, impegno, una di quelle mezz'ali che è dapertutto, che sgobba e dà qualità, che aiuta dietro e crea grossi problemi davanti. Sa far tutto questo algerino e tutto molto bene. L'ho visto ridicolizzare il Barcellona ad esempio. Leader nato, è capace di giocare in ogni ruolo dal centrocampo in su, punta centrale esclusa. Sarà l'anima di questa strana nazionale nordafricana, me lo sento.


6 commenti:

  1. Aaaaaah ma sto Griezmann è quello che segnò in rovesciata in champions mi sembra, ora ho capito. Dal nome mi immaginavo un bifolco energumeno.

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  2. Non vedo l'ora di vedere Drmic perché è l'unico che non ho visto nemmeno un secondo.

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    1. Non ha praticamente concorrenza nell'attacco svizzero.
      Seferovic da noi faceva panchina in serie B

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  3. L'unico che non conosco è Drmic, mai sentito, adesso lo terrò d'occhio. Comunque i Mondiali son fighi proprio per questo, perchè scopri un tot di giocatori che altrimenti mai avresti notato. Quando ero piccolo e non trasmettevano tutte le partite in tv che danno oggi capitava ancora più spesso di sorprenderti col classico Jklkkdkgdaljdjsjdjusson o Asdjsdjhifhihfuhusmehtovic di turno di qualche nazione sperduta, è una cosa che mi ha sempre affascinato

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    1. Sono cresciuto con queste sensazioni.
      E in un pò tutti gli sport.
      E voglio ancora sorprendermi e trovare storie nuove

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  4. Gli amori più grandi dei mondiali che ho vissuto sono Hadji nel '98; la Turchia e Diouf nel 2002; gli USA e Donovan nel 2010; il Giappone con Nakata.
    Ma sopra a tutti c'è senza dubbio l'Arabia Saudita di Al-Temyat: il Baggio del deserto.

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